DAL CONTRATTO PRECARIO AL LAVORO AUTONOMO

02.08.2010 11:59

Se foste dei datori di lavoro, chiedete al vostro commercialista quale tipologia contrattuale conviene adottare per un giovane per conseguire il profitto e da chi viene permesso ciò? Vi consiglierà, ne sono sicuro, un CO.CO.PRO. Sono contratti senza il riconoscimento dei diritti della persona, della malattia, senza ferie, non immaginiamoci il trattamento per le donne in maternità, con il licenziamento sempre dietro l'angolo. Senza orari, senza TRF (buona uscita).

Detto ciò, mettetevi nei panni di una persona autonoma, che lavora e stabilisce da se a che ora svegliarsi la mattina, se riposare di più, trascorrere più tempo con i propri figli o a quello che si ritiene giusto fare in quel momento. In un certo senso, voglio dire, "mandare a quel paese un pò tutti" e poter quindi dedicare più tempo libero per se stessi. Secondo voi le persone che hanno raggiunto tale condizione non hanno fatto sacrifici? Son passati dall'oggi al domani da sfruttati a quasi indipendenti o totalemente indipendenti? Beh, come potete capire, qui c'è il concetto di sacrificio...non si ottiene nulla se non si fanno sacrifici!! Andare tanti anni all'università può comportare un miglioramento della cultura su un determinato settore, ma senza sacrifici si sarebbe restati arretrati, in un certo senso. Ma ognuno è libero di scegliere ciò che è di buono per il proprio futuro.

 

Io vi posso dire che da laureato ho cominciato a trovare difficoltà nel mondo del lavoro. Preciso bene.. non perché non avessi richiesta, ma perché il "Sistema Oppressivo" prevedeva che bisognava fare esperienza e non si era degni nemmeno di avere 100 € mensili, praticamente uno sfruttato. Mi devo comunque ritenere fortunato in quanto ho lavorato con contratto da dipendente pubblico per 2 anni, ma per me era monotona come vita in quanto dovevo sempre avere battibecchi con colleghi burocratici che ti facevano quasi esaurire. Spesso capita che bisogna obbedire a persone più ignoranti soprattutto nel settore pubblico, è un paradosso ma è così.

Pertanto, la voglia di evadere e trovare un'opportunità migliore.

Lasciato il lavoro pubblico ecco subito pronto un contratto da precario "sfruttato", prendere o lasciare. In condizioni di necessità ho accettato, ma non è finita lì. L'economia è quella che è, e non puoi permetterti di lasciare perché passerai un altro anno a girovagare per un lavoro. Si lavora oltre le 8 ore classiche, per mia esperienza in casi straordinarissimi anche molto molto di + di 8 ore. Il bello è che nn vieni pagato per lo straordinario, perché rientri nel CO.CO.PRO. E a questo punto aggiungo da me anche COCCODE', dovremmo consigliarlo al nostro Ministro del Lavoro! Dopo 2,5 anni decido di lasciare e non vi nascondo le difficoltà in cui il mio datore si è trovato, in quanto le professionalità da me acquisite non le trovava sul mercato a basso costo. Sfruttando le mie conoscenze scientifiche per fare altro, cercare di migliorare e investire su me stesso e non sugli altri, ecco che comincio a respirare, il mio Tempo Libero che mi restituisce la libertà di poter fare ciò che voglio, non dire più che non ho tempo per qulcosa, non avere limitazioni, possibilità di arricchire me stesso per ciò che voglio e non per ciò che vogliono gli altri, insomma, vivere la vita da "persona" e non da "sfruttato". Poi, ben presto, con un lavoro part-time e pian piano conoscendo anche il mondo del Network e dell'Internet Marketing, diffusissimo in America, riesco ad avere delle soddisfazioni personali grazie al mio modo di fare, non certo a quello dei miei ex datori di lavoro, che pensavano solo a far profitto su di me. Per chi vorrà, potrà richiedermi gratuitamente il mio trattato sulla questione contrattualsitica oggi nel mondo del lavoro per i giovani. Come sono trattati contrattualisticamente oggi i giovani che si affacciano nel mondo del lavoro.

Vi posso solamente dire che per quanto mi riguarda, son riuscito a ricavarmi uno spazio di lavoro professionale part-time, lottando fortemente per non farlo tramutare in full-time, perché con quel Tempo Libero, posso ottenere di più e per di più gestire il mio Tempo Libero, gestire il mio tempo, cazzeggiare di più, divertirmi viaggiando con più facilità. Chi vuole sapere nei dettagli come ho fatto mi contatti.