ISTAT: DISOCCUPAZIONE GIOVANILE 2009 TRIPLA RISPETTO AL TOTALE
Il mondo giovanile in Italia resta il più penalizzato dal punto di vista del lavoro. Lo scorso anno, riferisce l'Istituto di statistica, «il tasso di disoccupazione giovanile in Italia (25,4%) è più del triplo di quello totale (7,8%) e più elevato di quello europeo (19,8%). Il tasso di occupazione è sceso in un solo anno al 44% (dal 47,7% del 2008). Come nel 2008, il tasso di disoccupazione italiano è inferiore a quello dell'Ue (7,8 contro 8,9%), ma spiega l'Istat, «si associa tuttavia a un tasso di inattività più alto e in crescita (37,6 contro 28,9%). Le differenze di genere continuano a essere elevate (uomini: 6,8%; donne: 9,3%). Per il secondo anno consecutivo aumentano i disoccupati (15%, pari a 253 mila unità), che giungono a quasi due milioni e risultano ancora in crescita nei primi tre mesi del 2010. La crescita della disoccupazione riguarda soprattutto il Nord (37%) e il Centro (18,9%), mentre è limitata nel Mezzogiorno (1,4%), sebbene circa metà delle persone in cerca di occupazione risieda proprio nelle regioni meridionali». Quasi il 90% dell'aumento di disoccupati nel 2009, sottolinea l'Istat, è dovuto a persone che hanno perso il posto di lavoro e gli ex occupati rappresentano nel complesso metà dell'intera platea dei disoccupati.